Scegliere la guarnizione giusta è di fondamentale importanza per il corretto funzionamento di tutto impianto idraulico o pneumatico. Ecco funzioni e caratteristiche delle guarnizioni PTFE, poliuretano e viton.
Per riuscire a scegliere il materiale corretto per una guarnizione è molto importante sapere nel dettaglio le caratteristiche di ogni elemento del sistema di tenuta. Nello specifico è bene tenere in considerazione:
- Il livello di attrito e usura;
- La compatibilità chimica tra tenuta e fluido o ambiente lavorativo
- Le proprietà meccaniche che definiscono la resistenza alle sollecitazioni
- La resistenza all’estrusione
I materiali più comuni per le guarnizioni
I materiali utilizzati per la produzione di guarnizioni sono molteplici, tra i più utilizzati troviamo:
- PTFE;
- Poliuretano;
- Viton;
Guarnizioni PTFE
Questa tipologia di materiale ha un coefficiente di attrito molto basso, è molto resistente all’invecchiamento e alle sollecitazioni statiche e dinamiche. Presenta inoltre un ottima resistenza agli agenti chimici e al fuoco riuscendo a non far propagare le fiamme.
Tutte queste particolarità esistono in un range di temperature che variano dai -80° ai 260°, garantendo il perfetto funzionamento in campi industriali, elettrici, chimici, idraulici, prenotatici e alimentari.
Il Poliuretano
Il poliuretano è uno dei materiali più utilizzati al livello mondiale per la produzione di guarnizioni. é prodotto con elevata resistenza meccanica, elevato allungamento a rottura e un elevata resistenza all’abrasione e al taglio.
Viene scelto nel momento in cui debbano essere utilizzati oli minerali, derivati dal petrolio o idrocarburi.
Il Viton
Il Viton tecnicamente detto FKM, è una gomma sintetica che ha come caratteristica fondamentale la resistenza al calore, a oli, a idrocarburi alifatici e aromatici e ad agenti chimici.
Il Viton è ideale per la creazione di guarnizioni o-ring o di tenute per le quali viene richiesta stabilità e memoria elastica a temperature elevate.
Possiamo dunque dire che la scelta del materiale corretto deve prendere in considerazione le caratteristiche del sistema di tenuta, le proprietà fisiche e le proprietà chimiche del materiale.